Ci ho messo due mesi per decidermi a scrivere qualcosa, alla fine la chiusura di GamePro mi ha dato l'input per iniziare. Cosa dire, personalmente reputo la rivista una delle poche, se non l'unica in Italia, in grado di parlare di videogiochi in modo finalmente serio, dando a questo medium l'importanza che merita. Purtroppo, con la sua chiusura, ho avuto per l'ennesima volta la conferma che in Italia, per ora, non è possibile trattare l'argomento in modo serio, troppa disinformazione, superficialità e impreparazione, cosa che si riflette chiaramente anche nel modo in cui questo settore viene gestito. Partendo dall'editoria stessa per arrivare ai "piani alti" fatti di gente che difficilmente coprirebbe quel medesimo ruolo in altri settori dell'industria.
Sono e rimango comunque fiducioso, credo che nel giro di alcuni anni e con tante facce nuove qualcosa anche da noi si muoverà.
GamePro è morto, lunga vita a GamePro.
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