Una delle esperienze più paradossali alle quali ho preso parte è stata la fiera italiana dedicata all'incontro tra i vari distributori e produttori del mondo videoludico con i buyer di settore per discutere le novità in arrivo e pianificare così il target commerciale per i prossimi mesi. Si parte subito alla grande con la definizione classica della location, come ogni anno questa si tiene infatti in una classica città italiana chiamata........Cannes, sì avete capito bene, la mega riunione di condominio si tiene in Francia e prende il nome di IDEF, ovviamente il perchè di tale scelta ancora me la devono spiegare. Partiti di buon ora, in auto, per una strana coincidenza astrale alla guida della vettura ci si siede il sottoscritto, così come avevano fatto prima di me altri miei colleghi illustri, forse il nostro ex titolare ci aveva scambiati per autisti/magazzinieri (ma questa è un'altra storia), dopo alcune ore di viaggio si arriva sulla splendida Croisette dove piano piano prende corpo il programma di giornata e si inizia ad incontrare, in modo informale, parte della ciurma che andrà a prendere parte all'evento. Immaginatevi una serie infinia di nerd (non chiunque ci mancherebbe, anche se ad essere onesti un po' lo siamo tutti) che finalmente vede la luce del sole e sogna una serata fatta di alcool e sesso.
Il giorno dopo, la fiera ha finalmente inizio e viene a galla la prima splendida realtà, l'organizzazione fa pena, gli orari degli appuntamenti non vengono quasi mai rispettati, c'è chi furbescamente organizza presentazioni al bar o in bagno, di soppiatto, per evitare che quel buyer possa parlare con il distributore di turno e magari fregargli qualche fornitura. I pochi che rispettano gli orari sono ovviamente anche quelli che in linea di massima contano meno, vuoi mettere una catena di negozi contro un paio di buchi sparsi per la provincia bergamasca? Chi invece non si presenta proprio, o è in giro dietro qualche hostess (vedere un buyer di un'importante catena di negozi in cannottiera sporca, panza enorme ed accompagnatrice annessa non ha prezzo) o semplicemente non vuole vedere la tua faccia, perchè ovviamente in questo settore funziona spesso così.
Ero talmente sorpreso dalla situazione che non ho potuto far altro che confermare le mie impressioni anche ad un giornalista di una delle riviste di settore che seguono e spesso sponsorizzano l'evento. Risultato? Faccia assente e mezzo sorriso come per dire "tu non sai chi sono io", purtroppo più avanti capirò. Perchè poteva mancare il super concorso a premi per papponi organizzato proprio dalla suddetta rivista? Una scena deprimente, che non dimenticherò mai, una saletta dove amici e parenti si scambiavano pacche sul sedere e toccate di seno per ricevere premi che nessun'altro avrebbe mai potuto vincere, con una serie di comportamenti da "magna magna" che neanche l'epoca d'oro della DC potrebbe contrastare. Per i restanti due giorni ho purtroppo dovuto convivere con questa immagine negl'occhi con l'unica piccola consolazione che tra la massa, qualche personaggio serio e con un background culturare/lavorativo sopra la media, l'ho conosciuto.
Viva l'IDEF, viva i buyer!
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